Al Casèr (Il Casaro)
Tutti gli attrezzi presenti in questa zona sono stati donati dai signori Sacchi, fittabili dell’azienda “Portico” dove aveva funzionato un piccolo caseificio, allogato entro un ambiente fresco coperto a volta.
L’attrezzo più grande è la zangola, la macchina per fare il burro, che sostituisce “al pénacc” di uso domestico. Un buon numero di “spì” attesta la fase della rottura della cagliata; i bidoni del latte fanno riferimento alla provvista quotidiana della materia prima, attinta, supponiamo, dall’ attigua stalla del Portico; sono presenti a fianco numerose forme lignee per la confezione degli stracchini e del formaggio “grana”, insieme ai ferri tipici per l’assaggiatura.
Tutto questo è stato consegnato al Museo dal compianto Mario Scartabellati, impiegato come casaro presso l’azienda del Portico.
Zona pavimento:
- Zangola per il burro “Penác, Penagí”
- Macina del sale “Màsna da sàl”
- Forme per il formaggio “Médre da furmái”
- Bidone per il latte “Bidú da lát”
- Secchi per il latte misurato “Sedél”
- Chitarra “Chitára”
- Bidone grande “Sedelú”
- Strumento per regolare la superficie del formaggio “Spátula”
- Timbri da mettere sul formaggio “Stàmp”
- Trappole per talpe “Sép da tópe”
- Trappole per uccelli “Sép da uzelí”.