Page 16 - I Longobardi a Offanengo
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Le ricerche hanno definito la genesi e l’evoluzione dell’antica LA NECROPOLI DI VIA DANTE
pieve, che sin dall’alto medioevo era presente con un’an-
nessa area cimiteriale (fig. 20). Nella prima fase, quella della
fondazione riconducibile al VII d.C., la chiesa aveva di- Nel Dicembre 2010, durante un intervento archeologico
nell’area destinata al nuovo oratorio, in via Dante, è stata rin-
mensioni piuttosto modeste (circa 18 m di lunghezza e 10
venuta una necropoli longobarda, costituita da un nucleo di
m di larghezza), con pianta ad aula unica absidata e orien-
5 sepolture (fig. 26). Queste, allineate tra di loro e con il me-
tamento canonico Est-Ovest. Un piccolo lacerto della pa-
vimentazione originaria (un lastricato di pietre) è stato rin- desimo orientamento Est-Ovest, presentavano struttura in
venuto nella fascia Sud-Est. L’area esterna alla struttura cassa di laterizi con materiale costruttivo di modulo romano,
chiaramente di riutilizzo. I corredi rinvenuti, qui presentati,
venne destinata, come frequentemente accadeva nei pressi
appartengono a 3 delle 5 sepolture, in quanto la tomba 1 e
degli edifici sacri, a camposanto (fig. 23).
la tomba 4, prive ormai della copertura, erano state intaccate
Nel nostro caso la necropoli ospitava individui ormai cri-
stianizzati, come si evince dalla scarsa presenza di corredi, ad dai probabili interventi nel sottosuolo nel corso dei secoli.
esclusione del ritrovamento, di cui si ha notizia frammen- La tomba 2, con copertura piatta, ha restituito lo scheletro
di un individuo di giovane età (fig. 27). Il corredo era co-
taria, di un guerriero longobardo, durante l’edificazione
stituito da un coltellino in ferro, deposto tra il braccio e il
della scuola elementare sita nei pressi della casa parrocchiale.
fianco sinistri, da un pettine bifilare in osso, con una fila di
In ogni caso, le sepolture rinvenute presso la Pieve sono nu-
merose (circa una ventina), perlopiù in cassa di laterizi con
copertura alla cappuccina, e risultano distribuite quasi to-
talmente di fronte alla facciata in file parallele (figg. 21 e 22).
Gli scheletri, tutti riferibili ad individui adulti, erano deposti
con orientamento Est-Ovest e con capo rivolto verso l’oriente,
con chiaro riferimento alla resurrezione cristiana. Gli unici
elementi di corredo provengono da due sepolture. Dalla
tomba 5 proviene un anello in bronzo con castone che
l’inumato portava all’anulare destro (fig. 25), mentre dalla
tomba 2 proviene un balsamario in vetro, piccolo conte-
nitore per olea sancta e unguenti, deposto accanto al cranio
dell’individuo. Proprio la tipologia di questo balsamario
(tipo Pirling 202-198), permette di avere una cronologia
che oscilla tra il VII e l’VIII secolo d.C. (fig. 24). Infine va
evidenziato come alcune sepolture risultino essere violate
già in antico, non solo per far spazio alle nuove sepolture,
ma anche per la ricerca di corredi da sottrarre.
G.M.
26. L’area di Via Dante con la visione d’insieme del nucleo di se-
polture.
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