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butiglia; al g’à riàt an funt an santintòne. Un detto sa-
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            piente metteva in guardia dalla pericolosità di questi
            eccessi: Al duls da l’ustér al porta a l’amar dal spisiér. 88
                  Ampio e ricco di sensi metaforici era il linguaggio
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            che esprimeva l’atto del bere: oltre al bif, termine più
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            comune, si usava trincà, un debito al trinken della do-
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            minazione austriaca; bagà o sbagasà, da «baga» che si-
            gnifica otre, rinviava a un riempirsi a dismisura; bagnà
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            ‘l bèch e bif cumè ‘n uchèt alludeva ai comportamenti
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            animali osservati in cascina; scarafà e leà ‘l gumbèt of-
            frivano l’immagine di un vuotare voracemente un bic-
            chiere dopo l’altro; ciücià e  tetà,      94  riconducevano
            freudianamente a piaceri orali del mondo materno.
                  Il lessico che indicava lo stato di ubriachezza e i
            suoi effetti nascondeva e svelava ad un tempo signifi-
            cati, concezioni, giudizi impliciti sulla cióca. Non vo-
            gliamo in questa sede trattare il tema dell’ubriachezza



            87  Ne ha bevuto una brenta; ne ha in corpo una botticella; ha vuotato una bottiglia
              (stincàt: cioè messa in orizzontale in quanto vuota); ha raggiunto il fondo di un
              contenitore da due litri.
            88  Il dolce dell’oste (il vino) conduce all’amaro dello speziale, cioè il farmacista.
            89  Bere.
            90  Dal verbo tedesco trinken. L’espressione trinken wein era usata dai soldati austroun-
              garici durante la dominazione austriaca nel Lombardo Veneto e dalle truppe tede-
              sche di occupazione durante l’ultimo conflitto mondiale. Fu percepita dalla nostra
              gente come uno sbevazzare senza limitazioni.
            91  Baga è una voce dialettale dell’Italia settentrionale, che significa otre di pelle di
              capra confezionato dai pastori in modo da contenere dei liquidi, che lo gonfiavano.
              Da questo termine deriva anche baghèt, zampogna.
            92  Bagnare il becco, bere in continuazione come l’oca che si abbeverava frequente-
              mente a l’albe, l’apposita vaschetta in legno o in pietra riempita d’acqua e posta nei
              cortili delle cascine.
            93  Vuotare caraffe, alzare il gomito per portare il bicchiere alla bocca.
            94  Succhiare avidamente con riferimento all’allattamento.



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